1. Perché i nuovi OGM (TEA) non sono sicuri per la salute
Descritte come tecnologie mirate e precise, le New Genomic Tecnniques (in italiano TEA, Tecniche di Evoluzione Assistita) provocano in realtà anche centinaia di tagli involontari e casuali nel DNA dell’organismo “bersaglio”.
Secondo l’Agenzia per la Salute e la Sicurezza Alimentare francese (ANSES) questo può portare le piante a sviluppare tossine e allergeni nuovi e potenzialmente dannosi per la salute.
2. Perché i nuovi OGM non sono la risposta al cambiamento climatico
I promotori dell’ingegneria genetica sostengono che le loro tecniche siano in grado di ridurre l’uso di pesticidi e fornire colture adatte a condizioni climatiche estreme come la siccità e agli agenti patogeni.
Queste affermazioni sono prive di fondamento.
Negli ultimi trent’anni, le colture geneticamente modificate hanno portato a un aumento dell’uso di pesticidi e non si sono dimostrate più tolleranti alla siccità.
3. Perché i nuovi OGM sono un business per le multinazionali
Bayer-Monsanto, BASF, Corteva e Syngenta sono le più grandi multinazionali agrochimiche e sementiere del mondo. Insieme, hanno in mano il 62% del mercato globale delle sementi.
Tramite i brevetti sulle NGT renderanno gli agricoltori sempre più dipendenti da un manipolo di aziende.
C’è di peggio.
In un sistema dove non c’è più tracciabilità, la biocontaminazione causata da pollini OGM migrati grazie agli impollinatori o agli agenti atmosferici, potrebbe spingere tratti brevettati da un campo all’altro, inquinando quelli di agricoltori biologici o non-OGM. A quel punto, le aziende detentrici dei brevetti potrebbero denunciare i contadini per violazione della proprietà intellettuale, l’agricoltura biologica perdere il suo valore e la nostra sicurezza alimentare essere messa a rischio.