Categorie
Palestina

Quali contadine e contadini per il futuro?

Vorremmo insegnare alle prossime generazioni il rispetto e la cura per la terra e per le creature che l’abitano.

Dovremmo trasmettergli i saperi e tramandargli le pratiche per una sana produzione e utilizzo dei cibi.

Ma come gli spiegheremo che abbiamo assistito in diretta alla devastazione di territori e di popoli (quasi sempre per avidità) senza averla saputa impedire?

Come ci giustificheremo per non aver saputo fermare la lucida crudeltà che spinge alla follia dei genocidi?

Ghassan Soleiman Abu-Sittah è un chirurgo plastico che ha lavorato negli ospedali di Gaza dopo il tragico ottobre 2023.

Nei suoi racconti parla dei bambini e delle bambine. Parla delle persone alle quali la nostra generazione dovrebbe trasmettere i valori con cui prendersi cura del mondo di domani.

I racconti di Abu-Sittah (come tanti altri) non lasciano alcuna possibilità di voltarsi dall’altra parte. Non si potrà più dire “non avevo capito la gravità di questa cosa”.

Gli ultimi giorni ad Al Shifa avevamo esaurito tutto. Amputavamo un braccio e poi davamo il paracetamolo: i pazienti morivano di dolore. Molte ferite si infettavano. Cercavamo di fare quello che potevamo per tenerle pulite. Ma non avevamo morfina né anestetici, come la ketamina. Eseguivamo procedure chirurgiche davvero dolorose senza anestesia, anche sui bambini. Un giorno ho dovuto pulire la ferita di una bambina di 9 anni. In medicina questa procedura la chiamiamo “sbrigliamento”, si tratta della rimozione del tessuto danneggiato o infetto: farlo senza anestesia è dolorosissimo. Ho le sue urla nel cuore. Lei urlava, suo padre piangeva, io lavoravo e intanto mi cadevano le lacrime, non riuscivo a frenarle. Aveva la febbre alta, le ferite da schegge erano piene di pus, se non avessimo agito subito sarebbe morta. Le rimuovevo parte dei tessuti, lei piangeva disperata, e io anche. È un atto barbarico farlo senza anestesia. Non so se oggi sia ancora viva, spero di sì. Questo mi fa impazzire.

Fonte: intervista su Corriere della Sera, 02/12/2023