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Palestina

Campiaperti Bologna in sostegno alla lotta palestinese

Campiaperti è a fianco dei e delle contadine palestinesi, rammentando le condizioni di vita e di lavoro a cui sono da sempre costretti a causa dell’occupazione israeliana.

Queste le richieste:

  • Cessate il fuoco permanente e la revoca dell’assedio della Striscia di Gaza
  • Ingresso di aiuti umanitari in quantità adeguata alle necessità della popolazione di Gaza
  • Fine delle incursioni delle forze armate israeliane e degli attacchi dei coloni contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata, inclusa Gerusalemme Est
  • Opposizione al piano di Israele di sfollare forzatamente i palestinesi, sia nella Striscia di Gaza che in Cisgiordania.
  • Rilascio degli ostaggi civili israeliani detenuti a Gaza e liberazione dei prigionieri palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane
  • Sanzioni legali contro Israele, compreso un embargo militare globale.
  • Pressioni sostanziali sulla Corte Penale Internazionale (CPI) affinché agisca immediatamente per perseguire i criminali di guerra israeliani.
  • Sostegno pieno al procedimento per genocidio aperto dal Sudafrica contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ)
  • Fine dell’occupazione militare e del regime colonialista e di apartheid imposto al popolo palestinese da parte di Israele

Campiaperti Bologna sostiene la necessità di continuare e intensificare la mobilitazione su questi obiettivi, rafforzando il movimento di solidarietà con la lotta delle e dei palestinesi per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza, creando convergenze e sinergie tra tutte le realtà che sostengono il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e dei suoi pieni diritti sanciti dalle risoluzioni delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale, incluso il diritto alla resistenza contro l’occupazione.

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Palestina

Military trains with live fire near homes and in cultivated fields, al-Farisiyah

Solo due esempi tra gli innumerevoli casi di devastazione delle terre agricole.

Martedì 9 gennaio 2024, i soldati israeliani arrivano nella comunità di Ehmeir ad al-Farisiyah, nella Valle del Giordano. Montano le tende vicino alle case dei residenti e nei loro campi coltivati.
L’addestramento continua per due giorni senza che fosse arrivato alcun preavviso ai residenti.

Domenica 21 gennaio 2024, i soldati entrano nuovamente nel territorio della comunità, montano le tende e si addestrano per due giorni vicino alle case.
Stesso giorno, i soldati entrano anche nella vicina comunità di Khirbet Samrah e nelle aree agricole di Khallet Ajme’ e Sahel al-Burj, montano le tende nei campi di grano dei residenti e iniziano l’addestramento impedendo ai residenti della zona l’accesso ai campi.

Fonte: https://www.btselem.org

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Palestina

Gaza: contro la terra e contro le persone

Siamo a inizio 2024, la guerra di Israele a Gaza ha ucciso più di 23.000 palestinesi.

I bombardamenti e l’invasione di terra hanno provocato lo sfollamento di 1,9 milioni di persone, pari all’85% della popolazione di Gaza, e danneggiato o distrutto 40.000 strutture, il 18% di tutte le strutture del territorio.

Questa è una guerra sia contro la terra che contro le persone.

Secondo l’analisi delle immagini satellitari delle Nazioni Unite, il 18% della terra coltivabile di Gaza ha “subito un sostanziale declino in termini di salute e densità” a causa del bombardamento.

Nel nord di Gaza, dove si è concentrata la prima fase dell’assalto, è stato danneggiato il 39% delle terre coltivabili.

La distruzione di interi quartieri sta probabilmente spazzando via i giardini domestici, le fattorie sui tetti e gli esperimenti agroecologici nelle dense aree urbane di Gaza.

La guerra ha distrutto il sistema alimentare di Gaza, con il 93% della popolazione che “si trova ad affrontare livelli critici di fame, con cibo insufficiente e alti livelli di malnutrizione”.

Morti di massa dovute a malattie e fame sono all’orizzonte.

Le notizie secondo cui l’esercito israeliano potrebbe allagare i tunnel di Hamas hanno portato gli esperti ad avvertire di una catastrofe ecologica se milioni di litri di acqua salata penetrassero nella falda acquifera già danneggiata.

Fonte: https://www.peasantjournal.org/news/agrarian-annihilation/

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Palestina

Satellite Analysis Reveals An Alarming 18% Agricultural Decline in Gaza Strip Amid Ongoing Conflict

18 December 2023, Geneva, Switzerland – New satellite imagery analysis conducted by the United Nations Satellite Center (UNOSAT) has uncovered distressing trends in the agricultural landscape of the Gaza Strip. Based on an assessment utilizing Sentinel-2 satellite imagery collected between December 2017 and December 2023, the findings illuminate the significant impact of the ongoing conflict on the health and density of crops.

Compared to the average of the previous six years, a staggering 18% of arable land in the Gaza Strip has experienced a substantial decline in health and density. This stark revelation emerges from a comprehensive analysis employing Normalized Difference Vegetation Index (NDVI) and multi-temporal classification techniques.

UNOSAT’s methodology focused on evaluating changes in agricultural areas, considering the period from 2017 to 2023. The assessment pinpointed December 2023 as a critical timeframe, revealing a noticeable deterioration in crop health and density compared to the preceding six seasons.

The decline observed in crop health is attributed to various conflict-related dynamics, including notably razing, heavy vehicle activity, bombing and shelling. The analysis extends beyond active crop fields, encompassing fallow lands and household gardens, offering a comprehensive view of the agricultural impact.

Fonte: UNITAR (United Nations Institute for Training and Research)

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Palestina

Il commercio equo sostiene la resistenza dei contadini palestinesi

Al Reef è un’impresa sociale che dal 1993 supporta i piccoli produttori della Cisgiordania costretti ad affrontare le limitazioni delle autorità israeliane e le violenze dei coloni.

Leggi l’articolo originale intero su Altreconomia qui:
https://altreconomia.it/il-commercio-equo-sostiene-la-resistenza-dei-contadini-palestinesi/

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Palestina

Petizione della Via Campesina per la Palestina

More than 185 organisations and more than 4100 individuals from around the world have signed the petition launched by La Via Campesina on 21 October 2023 regarding the relentless attack on the Palestinian people. The full list of signatories as of 12 January 2024 is included at the end of this article.

Below is the full statement of demands from La Via Campesina. If you agree with these demands, we urge you to send an email to the UN Secretary General António Guterres, reiterating these demands: CLICK TO EMAIL THE SECRETARY GENERAL NOW.


Given the principles of international human rights law, the Universal Declaration of Human Rights, and the Geneva Conventions, we, La Via Campesina (LVC), a global peasant movement, voice our profound concern regarding the genocide war being committed by the Israeli occupation in Gaza.

Since October 7th, Israel has been waging a genocide war against the Palestinian people. This relentless aggression has tragically claimed the lives of more than 23,000 Palestinian civilians and left over 57,000 injured, with a staggering 70% of the casualties being women and children (data last updated on 12 January 2024). This assault has caused extensive destruction, obliterating, or damaging around 359,000 residential units and numerous public and private structures.

As a result, millions of Palestinians have been internally displaced within the Gaza Strip. Simultaneously, the Israeli occupation has imposed an unparalleled blockade on the Gaza Strip, inhabited by 2.5 million Palestinians. This embargo includes prohibiting the entry of food, cutting off water and electricity supplies, and restricting movement throughout the region.

Considering the aforementioned, we, the undersigned, call for the following immediate actions:

  • Unconditional Cessation of Hostilities: An immediate and unconditional cessation of ongoing hostilities and acts of violence against civilians.
  • Safe Passage and Border Openings: The establishment of safe corridors and the opening of all border crossings to facilitate the swift entry of medical aid, and food, and to expediently transport the injured for urgent medical care.
  • Accountability for War Crimes: Prosecution of those responsible for war crimes before the International Criminal Court (ICC) in line with its mandate and international law.
  • Formation of International Investigative Committees: Establishment of international committees to investigate and report on the unprecedented crimes committed during this conflict. In advocating for these actions, we stand in solidarity with all civilians caught in the crossfire and seek justice, peace, and the upholding of fundamental human rights.

L’articolo originale è qui:
https://viacampesina.org/en/la-via-campesinas-petition-on-palestine-more-than-2900-signatories-demand-immediate-action/

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Palestina

La siccità e le politiche israeliane assetano i contadini palestinesi

Il villaggio di Furush Beit Dajansi si era costruito una reputazione e una posizione sul mercato agricolo palestinese grazie alle floride distese di alberi di limone, piante molto esigenti in termini di fabbisogni idrici.

“Il profumo avvolgeva il villaggio come una nuvola. L’acqua sgorgava liberamente, alimentava i campi e un mulino. I torrenti erano così tumultuosi che i bambini rischiavano di annegare”, ricorda l’agricoltore ‘Abd al-Hamid Abu Firas.
Aveva diciannove anni quando nel 1967 gli israeliani consolidarono il loro controllo sul territorio e le risorse idriche in Cisgiordania dopo la Guerra dei sei giorni.
Da allora, l’acqua ha iniziato a ridursi…

Leggi l’articolo originale intero su Altreconomia qui:
https://altreconomia.it/la-siccita-e-le-politiche-israeliane-assetano-i-contadini-palestinesi/