Scienza, tecnica e innovazione dei sistemi alimentari

Il modello di agricoltura agroecologica di prossimità, proposto dal movimento contadino, interseca gli aspetti critici della società odierna.
L’agricoltura industriale è infatti responsabile delle drammatiche crisi ecologiche che stiamo vivendo, fino ai danni alla salute umana e animale (p.e. zoonosi, diffusione “epidemica” delle malattie degenerative croniche, come diabete, Alzheimer e cancro) e alla perdita di autonomia e democrazia reale nei rapporti sociali e nella gestione dei territori.

Le nuove tecnologie – intelligenza artificiale, nanotecnologie, biotecnologie – sono gli strumenti con cui si attua la transizione a un sistema di controllo ancora più accentrato e privatistico sulla produzione e l’accesso a beni e servizi, compresi i sistemi dell’agroalimentare e della medicina.

Riguardo alle biotecnologie, l’uso sempre più pervasivo di applicazioni come l’editing genomico, la biologia sintetica, i novel food industriali richiede di approfondirne non solo gli aspetti scientifici ma anche le ricadute politico-sociali.

Altro aspetto cruciale è la estensione del Brevetto Industriale su sementi e varietà vegetali. Queste applicazioni tecnologiche – ampiamente finanziate dall’apparato scientifico-industriale dominante a scapito di altre fondamentali linee di ricerca – sono basate su una visione riduttiva e meccanica del vivente, da decenni falsificata dalle scoperte dell’epigenetica.

La visione coevolutiva – Interattiva e relazionale – dell’evoluzione che sta al cuore dell’epigenetica si allinea, invece, perfettamente con la visione complessa e olistica del mondo vivente di cui è portatore il movimento contadino.

Questa diventa la base di una nuova narrazione del vivente, totalmente opposta a quella corrente fondata sul dominio del DNA e sull’egoismo di geni e individui.

Come possiamo costruire forme di comunicazione perché la nuova narrazione produca un mutamento culturale nella società?

Come possiamo su questa base costruire alleanze e convergenze col mondo della ricerca, dell’informazione, della formazione delle giovani persone e con la società in generale?

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